lunedì 30 gennaio 2017

Mele verdi e Calicanto






L'altro giorno son salita sulle colline di marostica perché è lì che abitano mio papà, mio fratello con la compagna e la mia meravigliosa nipotina..e chi vi ho trovato?...nessuno!
E beh non è che si siano dileguati perché sapevano che arrivavo, proprio non li avevo nemmeno avvertiti.

Si, ho questa brutta abitudine di partire e andare senza dir niente a nessuno, decido che è ora di andare e vado, senza pensarci troppo, senza organizzare la cosa, che le cose così fatte di impulso senza troppi convenevoli mi piacciono un sacco, forse perché tolgono a tutti quell'obbligo di "preparazione" di se stessi o della casa o dell'umore.. e intendo anche solo di cabiarsi la maglia sporca o pulire la tavola dalle briciole, lasciare quello che si sta facendo per dedicarsi solo all'accoglienza, be invece a me piace vivere un po' della quotidianità vera delle persone che amo.
Oltretutto non sono mai stata una tipa da chiacchiere, anche se a volte sono davvero belle, fresche e rigeneranti, credo di essere più mani che parole, mi piace "fare" con gli altri, e può essere qualsiasi cosa.
Un'amica dice che le mie mani sembrano avere vita propria..ahah fa un po' paura detta così ma mi identifico davvero in questa frase!

Insomma non c'era nessuno e così ho fatto una passeggiata giù per il sentiero e ad un certo punto sento un profumo inconfondibile, mi guardo intorno perché so esattamente cosa trovo quando sento questo profumo, ed eccola lì, una enorme pianta di calicanto stra piena di fiori, non ho resistito e ne ho preso qualche ramo, che ha inebriato l'auto e poi la casa per un bel po' di giorni, è un profumo intenso e chi lo conosce sa di cosa parlo, può dare quasi fastidio da quanto è forte, ma è davvero buonissimo.
E una pianta particolare, i suoi fiori infatti sbocciano in pieno inverno ancor prima delle foglie, dai vecchi rami, risulta così un arbusto apparentemente secco ma ricoperto da questi fiorellini gialli super profumati!





 
175gr di farina di farro monococco semintegrale
45gr di malto di riso
45gr di latte di riso
35gr di olio di semi di girasole deodorato
1pizzico di sale
1 cucchiaino scarso di cremortartaro
la scorza grattuggiata di mezzo limone

3 mele granny smith
3 cucchiai di zucchero di canna aromatizzato alla vaniglia
3 cucchiai di sciroppo d'acero
cannella a piacere
2 cucchiai d'acqua


Su una ciotola unite gli ingredienti secchi e la scorza del limone.
Nel bicchiere di un mixer versate l'olio, il malto e il latte ed emulsionate con il frullatore ad immersione!
Versate gli ingredienti liquidi su quelli secchi e impastate fino a formare una palla. Rivestitela di pellicola per alimenti e lasciatela riposare in frigo per almeno un'ora.
Nel frattempo pelate le mele e tagliatele a pezzettini, cospargetele con il succo di mezzo limone.
Fate caramellare lo zucchero con l'acqua e lo sciroppo d'acero in una padella e poi versateci le mele, mescolate, coprite col coperchio e fate ammorbidire un pò la frutta! Basteranno cinque minuti, non deve spappolarsi!
Aromatizzate con cannella a piacere.
Passata l'ora di riposo riprendete l'impasto dal frigo e stendetelo su un foglio di carta forno ad uno spessore di cinque millimetri circa!
Foderate lo stampo, bucherellate il fondo e versateci le mele raffreddate!
Con la pasta rimasta formate delle striscioline e decorate la superficie della torta.
Potete anche rivestirla con un altro disco di pasta, come si fa con le apple pie, vi basterà fare qualche buco al centro per far uscire l'umidità!

Cuocete in forno preriscaldato a 180°C per circa mezz'ora.
Con queste dosi io ho usato uno stampo piccolino, da 16cm di diametro, raddoppiate le dosi per uno stampo normale!

Le mele verdi con il loro tono acidulo contrastano con la dolcezza della pasta e danno freschezza a questa torta, non si spappolano e i pezzettini restano ben compatti, tagliateli piccoli e fini per farli compattare meglio.
Provatela calda con una pallina di gelato..la morte suaaa!
















A presto..
Valentina

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